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30 euro

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30 euro - nei commenti

Morto Renato Bialetti, il papà della Moka - 12 Febbraio 2016 - 09:58

Re: forse sbagliarono
Ciao Andrè Solo dei pazzi avrebbero investito in Italia per produrre casalinghi che vengono venduti tra i 5 e i 30 euro al pubblico. Passi il costo della manodopera, passi la tassazione, passi l'inefficienza del sistema Italia ma scappare a gambe levate dai sindacalisti

Il PAES di Verbania approvato dalla Commissione Europea - 4 Febbraio 2016 - 14:33

Re: Re: Re: Re: sprechi:
Ciao Maurilio L'obbiettivo del Paes è di fatto già raggiunto, così come è stato presentato basandosi sul 2010, dove a causa della crisi le emissioni e consumi sono ridotti, l'acetati ha chiuso, le imprese diminuiscono, quindi a mio modo di vedere è solo propaganda, se veramente si vuole perseguire un obbiettivo vero si doveva partire dal 2014, in merito allo scarso peso del forno per quanto riguarda il Paes, non sono d'accordo, mettiamoci anche la bolletta elettrica intorno ai 20 mila euro anno, consideriamo la possibilità che il forno privato potrà avere autorizzazione a bruciare altro, magari scarti di gas effetto serra, in quanto si neutralizza solo attraverso una combustione, 30 anni di gestione non sappiamo dove ci porterà, e comunque il risparmio energetico come quello economico è la somma di tanti piccoli risparmi, che a consuntivo fanno cifra, se fai una dieta non salti i pasti ma riduci le quantità di ogni pasto

Il PAES di Verbania approvato dalla Commissione Europea - 3 Febbraio 2016 - 12:52

Re: Re: accesso agli atti negato
Ciao Hans Axel Von Fersen Conoscere i consumi a cremazione bella domanda Confrontandosi con le opposizioni e facendo lavorare le commissioni dignitosamente, forse la stessa giunta ed i consiglieri che l'appoggiano, prenderebbero decisioni consapevoli su operazioni on ricadute di 30 anni , valutando aspetti a cui non hanno pensato (temo), tipo allo scadere della eventuale gestione, se l'impresa non ritiene piu remunerativo il business o capisce che non avrà un prolungamento, in che condizioni lascerà il forno? Sarà fatiscente e quindi si dovrà nuovamente metter mano al portafoglio? Se non sarà più remunerativo chi pensate si accollera i costi? Tornando alla tua domanda i dati a mia conoscenza sono molto strani, in quanto nel 2014 la bolletta del gas è di circa 20000 euro con 1221 cremazioni quindi 16,38 euro a cremazione mentre nel 2015 a fronte di ben 33000 circa per 841 cremazioni siamo a 39,24 quindi più del doppio come si spiega ? E qui torniamo al problema della mancata collaborazione costruttiva con le opposizioni,se si vuole fare scelte ponderate e condivise nell'interesse della città vanno coinvolte più persone possibili, per ridurre la possibilità di fare scelte sbagliate a danno di tutti, economiche, ambientali e favorendo una visione a lungo termine, dove si deve interrompere il circolo vizioso della cattiva politica, la quale pensa solo alla propria legislatura e non prende decisioni ampiamente condivise, favorendo la continuità e permettendo alle successive giunte, di qualsiasi colore siano, di non disfare e denigrare il lavoro precedente, tutti ne gioveremmo, e proprio riguardo al Paes dove la prospettiva è di lungo termine dobbiamo immaginare insieme come vogliamo la città tra 50 anni, e non lo possiamo fare se prendiamo decisioni con la prospettiva dei 5 anni quando va bene

Zanotti, Brignoli e Grieco: pro e contro privatizzazione crematorio - 19 Gennaio 2016 - 13:48

Re: Elio, suvvia.
Ciao Roberto Campana a parte che fai confusione tra chi ha commentato prima e chi ha commentato dopo ... comunque sono fantastici i tuoi conti... finanza creativa alla Tremonti...vogliamo giocare a chi sa fare meglio il Tremonti ... ? se moltiplichi i tuoi dati per 50 anni diventa una perdita di 14,5 milioni di euro..e fa più scena....comunque ....parli di una perdita del comune di 4,9 di euro in 30 anni io parlerei di 3,75 ... perchè moltiplico per 250 . allora in 30 anni devi rifare il forno almeno due volte per una spesa di 2 ,0 ,quindi rimane 1,75 . In 30 anni oltre cambiare i forni farai delle manutenzioni straordinarie? mettiamo 0,5 , rimane 1,2 che diviso 30 anni diventano 40.000 euro l'anno di disavanzo che non sarebbero altro che gli interessi da pagare da parte del comune per il mutuo per costruire 2 nuovi forni in 30 anni .... arriviamo a zero ... quindi nessun abbassamento della retta asili nido ecc ecc... visto come è facile fare i conti???

Zanotti, Brignoli e Grieco: pro e contro privatizzazione crematorio - 19 Gennaio 2016 - 10:37

Elio, suvvia.
Primo. Mi spiace per tuo figlio, fatto stà che non ti ho nemmeno visto negli almeno 10 banchetti fatti per discutere della cosa. Secondo. Lungi da me mettere un nome per far riconoscere qualcuno: non può venirti il dubbio che ci siano arrivati col cognome ? Mah. E poi per l'ennesima volta... poi non lo dico più che divento monotono: 2014 il forno ha reso 290,000 euro puliti. Al privato andrebbe per 30 anni (non 13) Aumenterebbero le emissioni almeno del doppio Si creerebbe un monopolio. Due conti: 290.000 (tolte tutte le spese compreso il personale), 6 cremazioni al giorno, = 8.700.000 Lo diamo al privato che ci riconoscerà mediamente 125.000 (e ci respiriamo il doppio almeno, dei fumi) = 3.750.000 Per i primi anni prenderemo meno per agevolare l'investimento del privato. STIAMO REGALANDO 4.950.000 (SU 30 ANNI) AL PRIVATO. QUESTO TI E' CHIARO? 4950000 PULITI, SAI QUANTI ASILI? Sai la Tasi? Sai quanto farebbe nel bilancio del comune??? La storia del patto di stabilità è una balla (infatti hai messo credo) Millantare cose su Parma senza notizie certe sanno proprio di vecchia politica. Contento tu, guarda il dito e, quando mi vdi, visto che dici di conoscermi, almeno saluta!

M5S: fioriere, porto e forno crematorio - 10 Gennaio 2016 - 16:25

Maurilio, non metterci anche tu...
Il supposto problema di sicurezza ( che come ho scritto in mille post con immagini fotografiche esiste in tutta europa , non essendo un problema di sicurezza) era ovviabile con griglie o altri sistemi, invece sono stati spesi 30'000 euro e ignorata la commissione del paesaggio che diceva le stesse cose che ha detto al bar in oggetto. Ora la domanda é: ma a VB il sindaco fa quello che vuole e i privati seguono una legislazione acriticamente ottusa?

Saldi dal 5 gennaio - 4 Gennaio 2016 - 00:33

saldi e ricarichi/margini di utile
ci risiamo....saldi dal 50 al 70%.....cio' vuol dire che da 100 euro ,prezzo iniziale,lo ritrovo a 30/50 euro......e su questa cifra ,il negozio ci guadagna ancora almeno il 40%.........cio vuol dire che un capo venduto a 100,costava al negozio 18...................beh....nn era meglio venderlo subito a 50....tutti felici?......mah...........

Assemblea Veneto Banca: l'intervento di Marchionini - 19 Dicembre 2015 - 18:55

Amministrare è altra cosa.
Certo , per risanare la banca bisogna costituire il gruppo dei Sindaci del territorio , non bisogna eliminare le Filiali in perdita, bisogna inserire persone del nostro territorio, e dopo queste premesse...."trovi soluzioni affinchè i risparmiatori possano avere l'opportunità di rientrare parzialmente della perdita di valore delle azioni che da 30 euro sono scese a 7 euro. Ma pensano che una banca sia un istituto di beneficenza ?. Amministrare una Banca è ben altra cosa se si punta al risanamento. Spero che il nuovo Amministratore delegato faccia le giuste scelte , senza ascoltare terze persone incompetenti . Le filiali in perdita sono da eliminare , per il personale in eccedenza bisogna metterlo in mobilità ,incentivare il prepensionamento , visionare filiale per filiali il ritorno economico se non si percorre questa strada ,in fretta , il fallimento è certo. Siamo tutti clienti della banca e tutti ,onestamente, possiamo riscontrare quanto è impegnato il personale. Al nuovo amministratore auguro buon lavoro e tanto coraggio decisionale , siamo nelle sue mani , è l'unica strada da percorrere per rivalutare le ns. azioni e salvare la banca.

Zacchera su Banche Popolari e Ospedale Unico - 6 Dicembre 2015 - 08:39

controlli in banca
Signor Maurilio. lei ha perfettamente ragione nel lamentare scarsi controlli in molte ex banche popolari che le portarono a fondo: responsabilità degli allora amministratori, ma anche dei controlli insufficienti di Banca d'Italia. Adesso avviene il contrario: se in una banca "normale" mi dicono improvvisamente che devo svalutare i crediti e poi ancora, e poi ancora, e poi ancora... Ecco che quella banca "sballa" e non nella sua gestione ma per i parametri di valutazione delle riserve. Trasformata in spa quegli stessi organismi che mi hanno imposto di svalutare mi impongono di aumentare il capitale, non lo fa nessuno dopo il disastro e la perdita e così la banca (come "popolare" non sarebbe stato possibile) diventata spa se lo "pappano" loro con pochi soldi. Più o meno in Veneto Banca le cose stanno andando così. Aggiungo che la frenesia di correre (si poteva imporre la trasformazione in spa in 2-3 anni) impedisce di fare una cosa giusta, ovvero dividere il capitale tra quello dei piccoli azionisti (che nel tempo "investirono" sul titolo i loro risparmi) e grandi investitori. Assegnare (faccio un esempio) nuove azioni privilegiate fino a un limite di 30.000 euro non vendibili ma garantite nel valore e in un dividendo, oppure trasformare in obbligazioni una fascia "popolare" di azioni non sarebbe stato troppo costoso per la Banca salvaguardando però il risparmio. Questo non si è voluto fare, così come a Veneto Banca si fa ora una assemblea il 19 dicembre senza neppure aspettare la sentenza del TAR del 10 febbraio sulla correttezza del procedimento di trasformnazione. Temi che semprano totalmente spariti dall'agenda della politica locale e dei media (La Stampa è ferocemente "pro" trasformazione sulle sue pagini nazionali, in modo esagerato e quindi sosopetto) e a rimetterci sono decine di migliaia di piccoli azionisti che stanno perdendo l' 81% (ottantuno per cento) del proprio investimento. Legga l'art. 47 del la Costituzione "La repubblica tutela ed incoraggia il risparmio.." DI CHI ? Ricambio il saluto Marco Zacchera

Veneto Banca: 7,3€ il valore d'uscita delle azioni - 4 Dicembre 2015 - 15:16

Una lettura realistica?
A due giorni dall'assemblea della vergogna di Montebelluna, le proteste di 88 mila azionisti di Veneto Banca non accennano a calmarsi. Il Consiglio d'amministrazione ha tagliato il valore delle azioni da 30 a 7,3 euro, mandando in fumo i risparmi di una vita di famiglie e piccoli imprenditori. “Un colpo pesante per l'economia veneta” dice uno degli azionisti, “tantissima gente, famiglie, imprenditori, non sapeva di giocare in Borsa, altrimenti avrebbero diversificato gli investimenti” non mettendo tutti i risparmi solo su questa banca. Ma come è stata possibile una cosa del genere? E' il sistema bancario veneto. La storia di come i grandi colossi bancari riescono a metter mano sui nostri risparmi, mandandoli in fumo per i loro interessi.Le banche popolari spolpate dagli speculatoriIniziamo dal principio. Nel Nordest italiano, dopo la guerra, imprese e artigiani sono riusciti ad uscire dalla crisi grazie ad un sistema bancario formato da piccoli istituti vicini al territorio e ai cittadini. Sono le banche popolari, cooperative, di credito artigiano e così via. In queste banche non finivano i soldi dei magnati internazionali, ma i risparmi di una vita, il Tfr e le pensioni dei lavoratori veneti ed italiani. Oggi, cosa resta di queste banche popolari? Gli speculatori internazionali affamati di denaro hanno deciso, in combutta coi vertici delle stesse banche, che è arrivata la loro ora. Nel loro mondo in cui il profitto viene prima del bene comune e in cui i soldi sono uno strumento di potere, non un mezzo per comprare il necessario, hanno messo in piedi il meccanismo che ieri ha portato gli azionisti di Veneto Banca, esattamente come quelli di Banca popolare di Vicenza, a veder bruciati i loro risparmi di una vita.Come VenetoBanca ha bruciato i risparmi dei suoi azionisti. In che modo? La banca aveva mentito agli azionisti proponendo azioni ad un prezzo alto e fuori da ogni canone realistico. Gli azionisti non potevano sapere, si sono semplicemente fidati di quelli che si sono rivelati poi dei pirati in giacca e cravatta. Il prezzo iniziale delle azioni era stato gonfiato in base a valutazioni personali di un tecnico esterno di Veneto Banca. Calcoli dei quali non ci è concesso approfondire il metodo perché “riservati”, nonostante le nostre richieste. Ma ieri, dato che la banca sta per diventare Spa, il Consiglio d'amministrazione è stato costretto a rivelare il reale valore di mercato delle azioni. Una confessione obbligata (data la trasformazione imminente della banca) e sudata, che è arrivata dopo una riunione durata 11 ore! 81% di perdita per i piccoli sociEcco l'annuncio: ai fini del recesso le azioni sono state valutate 7,3 euro contro i 30,50 euro fissati dall’assemblea di aprile, vale a dire il 76% in meno. Tenendo conto del fatto che il prezzo di 30,50 euro rappresentava già un taglio di oltre il 22% rispetto ai 39,50 euro degli anni precedenti, la perdita per i soci si aggira intorno all’81,5%. Un’enormità, ma non è detto che sia finita perché bisognerà vedere come la Borsa valuterà l’istituto di Montebelluna, che peraltro deve varare una nuova ricapitalizzazione da un miliardo di euro. Avete capito bene, l'81% dei risparmi di una vita andati in fumo per quella che potrebbe essere una truffa colossale da parte di una banca ai suoi risparmiatori.menzogne, i favoritismi e la volontà di andare in borsa ne sono la prova. Le uniche vittime sono gli azionisti ingannati. Lo conferma oggi Confedercontribuenti: "E' una rapina. Rimangono impuniti i veri colpevoli che hanno diretto la banca e che in questi anni ne hanno combinate di tutti i colori".I banchieri complici vanno puniti Ecco svelato dunque il disegno dei grandi speculatori internazionali: le mega banche, con la complicità dell'europa e del premier Pd vogliono distruggere e azzerare le banche del territorio per fare posto ai grandi gruppi internazionali. Una volta affondate queste piccole banche infatti, come accaduto per Banca popolare di Vicenza e Veneto Banca, i grandi istituti finanziari potranno comprare per pochi spicci i l

Svizzera: 3 miliardi per l'erario italiano - 4 Dicembre 2015 - 08:58

Pochi risparmi?
Se lo stato ha incassato mediamente 30.000 euro per ogni adesione, ipotizzo una tassazione del 20x100, vuol dire mediamente capitali di 150.000 euro. E non mi sembrano "pochi risparmi"

Giro d'Italia: esposto alla Corte dei Conti - 27 Novembre 2015 - 13:43

capre e cavoli
Spieghiamo al Sig. Ramoni perchè per il Giro d'italia ci sono gli estremi per l'esposto per danni erariali e perchè nel caso del Verbania calcio non ci sono: nel primo caso si tratta di una somma data a titolo di sponsorizzazione (vietata dalla legge 122 30 luglio 2010), nel secondo, ossia per il Verbania calcio venivano dati in passato come contributo per il mantenimento dello struttura sportiva ( Stadio Pedroli) e per il settore giovanile. Pertanto questi tipi di contributi sono consentiti dalla legge. Infatti non a caso anche per il Palazzetto dello sport si erogano dei contributi che superano i 60.000 euro l'anno, proprio per il mantenimento della struttura che sarebbe compito dell'ente, il quale può scegliere di delegare delle associazioni, etc.

Rolla, Scalfi, Zanotti e il calcio verbanese - 2 Agosto 2015 - 18:17

Contributi...
Credo che sul discorso contributi comunali allo sport, sia bene fare un po' di chiarezza. Per prima cosa il contributi comunali sono di tre tipi: - Contributo per la gestione impianti sportivi - Contributo per l'attività giovanile - Contributo per l'organizzazione di eventi sportivi (a bando o a convenzione) Tutte le società che gestiscono una struttura di proprietà comunale (Piscina, Campo da gioco, Palasport,...) ricevono un contributo per la gestione della struttura, il contributo è definito attraverso convenzione tra società e Comune. Poi, tutte le società ricevono anche un contributo per il supporto alla pratica sportiva giovanile, in funzione del numero di atleti minorenni tesserati. Infine, esiste un'ulteriore formula, dedicata a chi organizza eventi sportivi, a cui non possono attingere le società che già ricevono i contributi precedenti. Da questo quadro si evince che il San Francesco, come tutte le altre società che utilizzano impianti privati, potrà ricevere solo contributi per la pratica sportiva giovanile (secondo tipo elencato). Visto che in qualche commento si è parlato di decine di migliaia di euro, vi do qualche dato relativo alla Voluntas Suna (sono tutti dati pubblici), realtà che conosco molto bene. La società, riceve da comune: - 5000€ (+ iva) come contributo per la gestione del campo. Viene emessa una fattura, questo implica che questo importo rientra nel calcolo delle tasse che l'associazione dovrà pagare a fine anno. Tutte le manutenzioni ordinarie e le utenze, sono a carico della società. - 50€ per ragazzo, fino a 100 tesserati e 30€ per ragazzo fino al monte massimo di 150 ragazzi (calcolato sui residui 50), come contributo per la pratica sportiva giovanile. Quindi la cifra massima erogabile come contributo alla pratica sportiva giovanile è di 6500€/anno I numeri della scorsa stagione, sono stati tesserati 155 ragazzi per quanto riguarda il settore giovanile, dai 5 ai 16 anni, più una quarantina tra Juniores (17-20 anni) e prima squadra. Completo il quadro, indicando la quota di iscrizione annua e di 210€ (è previsto uno sconto per le iscrizioni di più fratelli), che comprende un kit completo (due tute, un completo estivo, giaccone, kway, borsa e pallone) oltre all'assicurazione obbligatoria. Spero di avere portato un po' di chiarezza nella discussione. Saluti Maurilio

M5S: "Ricovero Muller, nomine da rifare!" - 16 Luglio 2015 - 12:28

Poltrone agli amici
Una delle più gravi piaghe del disastrato bilancio dello stato è quella dei dirigenti e consiglieri delle aziende partecipate. Da un'indagine di Mediobanca, risulta che le amministrazioni pubbliche, Regioni, Province e Comuni, hanno mediamente dai 100 (le regioni) ai 30 ( i comuni) rappresentanti nei consigli di amministrazioni di varie aziende partecipate in settori che vanno dall'energia, trasporto, rifiuti e sanità. Il compenso medio di questi amministratori,escludendo i rimborsi spese, altro tragico capitolo (vedasi le famose mutande verdi), e' di circa 30.000 euro annuo. Ora nel caso in questione si parla di pensionati (largo ai giovani!) che per legge non dovrebbero percepire nulla (ma i rimborsi spese eccome se li beccano!) e rimanere in carica solo un anno ( ma in questo caso si parla di permanenza assai più lunga). Mi associo quindi alla giusta istanza del M5S, aggiungendo che non solo i consiglieri di nomina comunale vanno rimossi, in quanto senza i requisiti previsti dalla legge, ma che sarebbe opportuno anche conoscere quanti consiglieri,con quali competenze, in quali aziende e con quale gettone di presenza il Comune ha "piazzato" in giro. È' giunta l'ora che i cittadini conoscano i nomi e gli stipendi d'oro degli "amici" che vengono sistemati dai partiti nelle varie aziende partecipate.

Trentadue nuovi migranti in città - 20 Maggio 2015 - 14:22

Se ho ben capito
Se ho ben capito il Mininterno versa 30 euro/giorno per ognuno: 20 vanno a chi li ospita e 10, a loro per le spese personali; non mi sembra di capire, da quello che ho letto che li versi il Comune. certo che comunque avere in tasca e poter spendere 300 euro mese, più vitto ed alloggio pagato non è poi così male.

Trentadue nuovi migranti in città - 20 Maggio 2015 - 10:58

meglio chiedere lumi...
A questo punto concordo con Cesare...10 euro giornalieri sono davvero troppi,però bisognerebbe interpellare l'Assessore chiedendo se i 10 euro stanno dentro la cifra di 30 euro stanziata dall'europa,oppure se è una elargizione extra a carico del Comune oppure, e spero sia così', sia stato un lapsus dell'Assessore

Trentadue nuovi migranti in città - 20 Maggio 2015 - 07:35

non dubito
Caro Cesare non metto in dubbio la tua affermazione,ma essedo della Protezione Civile e quindi avendo assistito i profughi presso l'Istituto Maria Ausiliaice e quindi a contatto con personale che si occupa di immigrazione so per certo che la cifra stanziata dall'europa è di 30 euro pro capite spesi come ho scritto, se poi a loro vengono elargito 10 euro sarà per una scelta del Comune....

Trentadue nuovi migranti in città - 17 Maggio 2015 - 12:30

mah
per paolino migrante sarà lei il mio nome è fantomatico come il suo....visto che le piace fare il socialista con i soldi degli altri mi dica quanti migranti ospita a casa sua......per la precisione sono 30 euro negli alberghi e 40 euro nelle strutture di accoglienza.....le pensione sociali degli italiani sono di 450 euro.......quindi facciamo dipingere la faccia di nero ai nostri pensionati......

Trentadue nuovi migranti in città - 17 Maggio 2015 - 09:42

Livio, precisa....
...precisa: 30 euro al giorno.

Trentadue nuovi migranti in città - 17 Maggio 2015 - 08:17

informatevi...
ognuno pensa come crede,ma le bufale non bisogna diffonderle perchè creano tensioni di cui non se ne sente la necessità,per favore documentatevi prima di sentenziare...gli immigrati o come li volete chiamare non percepiscono un bel niente..l'europa stanzia 30 euro pro capite per il sostentamento, di cui 27.5 vanno per vitto ed alloggio e i rimanenti 2.5 euro vengono dati sotto forma di scheda telefonica..punto
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